giovedì 16 maggio 2013

Il documento di Laura Puppato: traduzione di Piergiorgio Paterlini.

Puppato, lei è pazza, scrive Piergiorgio Paterlini, e io adoro i pazzi. Io invece adoro Piergiorgio Paterlini: grazie alla mia mamma, grande fan di riviste politiche d'autore della sua giovinezza, come il Male e Cuore, che infatti ne conserva ancora in libreria molte copie. Fra le rubriche che le piacevano di più erano le "traduzioni di Piergiorgio Paterlini", in "parla come mangi": rubrica utilissima, devo darle ragione, nell'imparare a decifrare la politica, quella intesa come "cosa sporca". Amiamo questo traduttore, noi donne, madri e figlie, che aspiriamo a una politica diversa.
Il grande traduttore ci offre oggi una sua interpretazione del "documento" scritto recentemente da Laura Puppato, in una lettera aperta,  introdotta da breve ritratto: "Con quell'aria pacata da cattolica democratica (per di più veneta) [Puppato] ha scritto un documento che è peggio di una cannonata sul Parlamento. Perché propone al suo partito il 'voto trasversale' su temi come coppie di fatto, diritto cittadinanza, l'ineliggibilità di B. Insomma, cose che sfidano le leggi della politica, quasi della fisica". 
Ed ecco la lettera:
Cara Laura Puppato, 
lo sa? Lei è pazza. Pazzerella, se preferisce, una pazzerellona. Io adoro i pazzi. Per questo oggi ho deciso di scrivere proprio a lei.
Ma come? Lei, così dolce (solo in apparenza), lei, sempre così pacata, con quella voce che sembra quasi imbrigliata da un fazzoletto in bocca per impedirsi di urlare, di alzarla, la voce, di andare sopra le righe, di "alzare i toni", lei, che appartiene al moderatissimo cattolicesimo democratico per di più veneto, lei si permette di menare botte da orbi al governo del Grande Inciucio mentre il suo collega di partito Stefano Fassina, col suo gracidìo ultrasinistro, si è preso addirittura una poltrona in questo stesso governo? Non parlo, lei lo sa, di un generico "malpancismo". No. Lei ha scritto un documento, nero su bianco, in cui dice che i parlamentari del Pd non devono identificarsi con questo governo. E già questo. 
Ma poi spiega. Lei propone che i parlamentari rispondano agli elettori – e alle promesse fatte – e non all'accordo raggiunto tra i due partiti, Pd e Pdl. Che rispondano all'etica e non alla politica. E anche qui saremmo sul pesante ma ancora un po' sul generico.
E allora lei esemplifica. Chiede che in parlamento gli eletti del suo partito, il Pd, votino in modo trasversale. Cioè possano votare provvedimenti insieme al M5S e a Sel, contro il governo Letta. Tanto varrebbe bombardarlo, il Parlamento, sarebbe un'azione più soft. 
E votare su cosa? Sul testamento biologico, sulle coppie di fatto etero e omosessuali, sul diritto di cittadinanza per i bambini stranieri che nascono in Italia. Non contenta, lei chiede il taglio drastico, non per finta, dei costi della politica. Chiede – devo prendere fiato, mi scusi un attimo – che si voti l'ineleggibilità di Berlusconi.
Cioè, lei vorrebbe che Berlusconi votasse per l'ineleggibilità di Berlusconi.
Magari pensa anche che dopo la votazione, persino perdente, di uno solo di questi punti il governo rimarrebbe in piedi. E anche il Pd.
Vede che lei è pazza?
Va bene che quando era sindaco di Montebelluna ha bloccato un inceneritore che era in fase avanzatissima, cosa che non è riuscita nemmeno al sindaco grillino di Parma. Ma non è che per questo lei può ritenersi onnipotente. 
Lei non sta sfidando le leggi della politica, lei sta sfidando le leggi della fisica. Lo sa? Lo capisce? Se ne rende conto?
Ma lei risponde: sono i punti del nostro programma, sono le cose sulle quali ci siamo impegnati con gli elettori. E questa è forse la cosa più folle che le è riuscita di dire. Vede che lei è pazza? Io adoro i pazzi (e tanti auguri al "traghettatore").



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